Dopo tre anni di intenso lavoro svolto con convinzione e passione l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha ricevuto un importante finanziamento dall’Unione Europea per costruire i presupposti che porteranno alla realizzazione di una Università Europea. Il progetto, denominato INGENIUM, finanziato con un contributo da 15 milioni di Euro, è un’alleanza transnazionale composta da 10 università alla quale partecipano l’Università di Oviedo (Spagna), l’Université de Rouen Normandie (Francia), il Karlsruhe Institute of Technology (Germania), il Munster Technological Institute (Irlanda), l’University of Skövde (Svezia), la South-Eastern Finland University of Applied Sciences (Finlandia), la Sofia Medical University (Bulgaria), la Gheorghe Asachi Technical University of Iasi (Romania) e la University of Crete (Grecia). Dal 24 al 26 gennaio scorsi, ad Oviedo (Spagna), si è svolto con successo il Kick off Meeting di INGENIUM, alla presenza del Rettore della locale Università e dei rappresentanti degli altri Atenei coinvolti per discutere l’implementazione del progetto nei prossimi quattro anni. Il progetto prende le mosse da una delle priorità dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027, che prevede la creazione di 60 Università Europee. Le “European Universities” apriranno la strada all’università del futuro, promuovendo i valori e l'identità europei e rivoluzionando la qualità e la competitività dell'istruzione superiore europea. Per l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, lo sviluppo del progetto è coordinato dal professor Marcello Costantini con un gruppo di lavoro composto dalle professoresse Francesca Ferri, Enrichetta Soccio, Francesca Scozzari, dal professor Maurizio Bertollo e dal dottor Glauco Conte, responsabile del Settore Internazionalizzazione ed Erasmus.
<Lo scopo di INGENIUM - spiega il professor Marcello Costantini, coordinatore del progetto per la “d’Annunzio” - è di consolidare e istituzionalizzare la cooperazione internazionale tra i partner in didattica, ricerca e terza missione, inclusa la transizione ecologica. INGENIUM - sottolinea il professor Costantini - sarà in grado di rilasciare titoli di studio europei, aumentare la competitività della ricerca nello spazio europeo e aumentare le sinergie tra università e mondo del lavoro non solo nei contesti locali, ma a livello internazionale>.
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